RED SCALP DISEASE

La Red Scalp Disease o Sindrome dello scalpo arrossato è una patologia ancora poco studiata e non ancora ben definita; non è pertanto di facile diagnosi anche perchè molti dei sintomi che la caratterizzano sono comuni a molte altre alterazioni cutanee.

Ad oggi ciò che che caratterizza visivamente la  Red Scalp Disease è una serie di sintomi quali:

  1. Arrossamento persistente del cuoio capelluto (sintomo di irritazione) generalmente sul vertex o parietali
  2. Ipersensibilità del cuoio capelluto presente da lungo tempo (mesi, anni) con sensazione di riscaldo (altalenanti o persistenti)
  3. Sensazione di bruciore (raramente di prurito)
  4. Tipica di persone in età medio- avanzata (soprattutto donne)
  5. Spesso (ma non sempre) associata a caduta, diradamento ed Alopecia Androgenetica
  6. Generalmente assenza di desquamazione
  7. Assenza di lesioni (pomfi, vescicole, ecc)
  8. Refrattaria ai corticosteroidi topici
  9. Caratterizzata da teleangectasia (dilatazione dei capillari venosi e arteriosi superficiali)
  10. Spesso peggiora con l’esposizione al sole (in estate)
  11. Tensione del cuoio capelluto
  12. Nessuna altra  patologia concomitante

In numerosi casi,  c’è un forte coinvolgimento emotivo del soggetto che presenta  segni di  frustrazione, pessimismo e disillusione fino all’ esaurimento nervoso e alla  depressione.

In altri casi, ed è la voce ormai più accreditata, sembra che la RSD sia imputabile ad una cronica sensibilizzazione ai raggi UV  con caratteristiche simili alla ROSACEA o COUPEROSE, una dermatosi cronica della pelle con eritema, capillari dilatati, lesioni acneiche, ad eziologia ignota, con possibile correlazione ad un’elevata presenza di Demodex e alla presenza di radicali liberi anche prodotti dai raggi UV).

I raggi uv infatti favoriscono la produzione di radicali liberi che provocano  stress ossidativo,  danneggiando le cellule cutanee, le cellule endoteliali e  anche quelle della papilla germinativa e indebolendo così la crescita dei capelli.

 

Spesso il soggetto non è in grado di fare un’autodiagnosi, soprattutto nelle fasi iniziali; magari lamenta solo sensazione di bruciore e dolenzia, in modo altalenante e presenta lieve arrossamento, soprattutto sul vertex (zona più esposta ai raggi UV).

Nei casi più avanzati, il bruciore e la forte sensibilità spingono il soggetto a ridurrre al minimo i contatti con il proprio cuoio capelluto; eviterà di toccarsi e legarsi i capelli, eviterà pettini e spazzole, ridurrà al minimo i lavaggi e in generale  il contatto con cute e capelli, favorendo in tal modo una maggiore intossinazione del cuoio capelluto e aggravando ulteriormente la situazione.

COSA POSSIAMO FARE PER RIMEDIARE A TALE SITUAZIONE?

L’aspetto psicologico è fondamentale: ascoltare la storia e le sensazioni della persona in esame ci può già dare un’idea dello stato d’ animo  e del disagio che sta vivendo. E’ importante capire poi  le sue abitudini, come la frequenza dei lavaggi, i prodotti che utilizza  (per valutare l’ eventuale presenza di sostanze aggressive e potenzialmente sensibilizzanti o allergizzanti),  se assume farmaci (per esempio gli antiipertensivi agiscono sulla muscolatura liscia di vene e arterie riducendo la pressione), il tipo di alimentazione, ecc.

E’ necessario osservare lo stato di salute del cuoio capelluto: la presenza di rossore diffuso e di teleangectesia è già un segnale evidente di una forte vasodilatazione. L’ eventuale presenza di accumuli sebacei  o squame furfuracee ci fornisce  le caratteristiche della cute, se è grassa o secca.

L’osservazione dei capelli con il videodermatoscopio ci dà indicazione della presenza o meno di assottigliamento e diradamento; infine il Pull Test consente di valutare la quantità e qualità dei capelli che cadono.

Un check up accurato consente pertanto di valutare tutte le caratteristiche del cuoio capelluto e dei capelli della persona in modo da formulare un trattamento specifico mirato in primis  a detossinare il cuoio capelluto, calmare la sensazione di bruciore, favorire l’eliminazione delle scorie e la corretta circolazione sanguigna, creando in tal modo le migliori condizioni per una crescita sana dei capelli.

 

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