Grazie ad un micrometro posizionato nel microscopio è possibile misurare il diametro del bulbo, il diametro dello stelo e la profondità del capello e stimarne i futuri cicli replicativi. L’osservazione delle guaine che rivestono la radice del capello permette inoltre di valutare eventuali alterazioni dovute ad eccesso di acido lattico e/o squalene tipiche di alcuni processi di caduta dei capelli.

L’osservazione dello stelo consente sia di valutare alterazioni strutturali provocate dall’esterno (chimiche o fisiche) ma anche alterazioni di carattere genetico.

Infine è possibile valutare quelle che vengono definite incidenze (primarie o secondarie) che possono provocare alterazioni metaboliche e che se prolungate nel tempo possono peggiorare o addirittura provocare la caduta dei capelli.

La Fotobiomodulazione è un trattamento che sfrutta l’energia luminosa a bassa intensità  per stimolare il metabolismo delle cellule del corpo grazie  all’ utilizzo di una fonte luminosa che sprigiona fotoni.

In Tricologia la FOTOBIOMODULAZIONE viene ampiamente utilizzata nel trattamento anticaduta per migliorare la qualità dei capelli presenti, sia in termini di crescita, che di spessore;  il miglioramento del metabolismo cellulare, infatti, velocizza il processo di crescita dei capelli sani e migliora  la qualità del capello assottigliato rendendolo più spesso, più corposo e anche più resistente e vitale.

Grazie al check-up è quindi possibile valutare il grado di diradamento, la quantità e la qualità dei capelli in sofferenza: questo ci consente di creare programmi di fotobiomodulazione e trattamenti stimolanti  personalizzati   finalizzati  a migliorare lo stato di salute generale della capigliatura.

La profonda conoscenza tricologica e l’utilizzo sapiente di prodotti di alta fitocosmesi ci  hanno permesso di formulare una serie di trattamenti mirati innanzitutto a riequilibrare i parametri cutanei a livello di idratazione e di seborrea.  Un cuoio capelluto sano, ben idratato, con normali livelli di sebo e soprattutto privato delle tossine che tendono ad accumularsi sia nel derma che a livello del bulbo pilifero, è il miglior alleato dei capelli ed il miglior terreno che consente di rendere molto più efficaci i successivi trattamenti di stimolazione sui capelli.

L’autotrapianto è una tecnica di re-infoltimento autologa, ovvero una tecnica che prevede un vero e proprio  spostamento di capelli dalla zona donatrice (generalmente la nuca) alle zone diradate che necessitano di una maggior copertura. I capelli sono i propri, per cui non vi è nessun rischio di rigetto. Per un risultato ottimale, si consiglia questo tipo di intervento  laddove il diradamento sia modesto e limitato a zone non troppo ampie come le stempiature e il vertice posteriore, in virtù del fatto che il numero di capelli utilizzabile per l’ autotrapianto è limitato.

Naturalmente è sempre necessaria una consulenza preliminare  per valutare se la persona in esame sia un buon candidato per l’autotrapianto: i fattori che lo determinano, infatti,  sono svariati  e  la fattibilità dell’ intervento va valutata  anche e soprattutto  in rispetto alle esigenze estetiche espresse dalla persona.

L’infoltimento ricostruttivo viene consigliato a chi presenta un diradamento importante, a chi ha una calvizie avanzata e a chi sostanzialmente desidera avere una chioma folta pur non possedendola più.

Durante la Consulenza preliminare ed il check-up si valutano numerosi parametri, tra cui l’area diradata che necessita di infoltimento, la quantità di capelli per cm2 nelle varie aree della testa, il colore dei capelli, il grado di brizzolatura e soprattutto le aspettative del Cliente: laddove non ci sia la possibilità di recuperare un diradamento mediante trattamenti riequilibranti e stimolanti con la fotobiostimolazione e la persona desideri avere molti più capelli,  il sistema di reinfoltimento ricostruttivo consente di riappropriarsi della propria immagine ricreando e rispecchiando esattamente l’unicità delle caratteristiche e della fisionomia della persona.